Mauro Suma, direttore di Milan TV, in una delle sue ultime pillole video sostiene che uno dei fattori rilevanti per cui certi giocatori scommettono è che nel sistema calcio girano troppi soldi. Di solito il portare acqua al proprio mulino di Suma lo comprendo, malgrado lo mal tolleri. Oggi no. Non si deve accettare in alcun modo che, per promuovere il messaggio relativo a questa stramaledetta ✌𝓼𝓸𝓼𝓽𝓮𝓷𝓲𝓫𝓲𝓵𝓲𝓽à✌, stella polare dell’attuale proprietà dell’AC Milan, si sfrutti persino un fenomeno del genere.
Ludopatici veri ne ho ahimè conosciuti, e campavano (si fa per dire) con stipendi da fame, o normali nella migliore delle ipotesi. Ora, manco io ho reale percezione dell’argomento, ma quando una persona a me cara, vent’anni e passa fa, mi raccontò piangendo che le avevano suonato al citofono e dall’altra parte un losco tizio le anticipò che al figlio l’avrebbero bruciato vivo dentro al suo garage se non avesse restituito il prestito, beh… mi parve quantomeno una cosa più complicata e pericolosa di quanto si possa dire in un video d’opinione.
Inutile dunque che cerchiate di convincerci che la sostenibilità sia una virtù, men che meno un valore: è merda originata da altra merda. Aggrapparsi a un fatto di cronaca del genere, peraltro ancora nemmeno delineato, per avallare una tesi così mentecatta è operazione insopportabile e vile. Avanti, diciamo pure intrisa di un populismo del cazzo, così non ci facciamo mancare nulla. Piaceva a costoro quando il Cavaliere riversava vagonate di quattrini sul nostro Club, così come andò loro bene il trasferimento della proprietà a Li Yonghong. Ora, siccome l’ordine di scuderia è un altro, c’è chi fa del vieto moralismo sul valore del denaro.
A forza di lasciarsi turlupinare da questa genia di cicisbei, l’intero Occidente sta andando a puttane; l’Italia, da par suo, Paese in cui un megafono, grande o piccolo, ce l’hanno solo dei tiepidi senza-vergogna apolidi, tale processo ha inevitabilmente i contorni della farsa. Capito perché a tanti i 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 piacciono di più? Perché hanno un senso, una forma. Gli altri, invece, quelli della strada larga, generano indifferenza; il fastidio in alcuni è dovuto al fatto che certuni tra questi prosperi, il che aggiunge ingiustizia, me ne rendo conto.
Si dia la colpa di tutto, specie di ciò che è serio, ai soldi che circolano nel Calcio. Lo si faccia ancora, mi raccomando. Tanto, giusto per restare nel triste recinto che ci si è costruito, non è con le campagne di sensibilizzazione che si vincono i trofei, specie se ogni estate la vera sfida sta nello spiegare come mai il progetto sportivo passi in secondo piano, il sacrificato di turno è l’obolo da offrire alla divinità minore e in attacco giochi con un quasi quarantenne, mentre ti mancano terzini e chi ti sta davanti alla difesa. Ci si sbatta sul grugno il codice etico: questo è l’unico trofeo a cui gente simile può anelare.